Davvero si guadagna bene? Mi faranno lavorare tutto l’anno o sarà solo stagionale? Ma se poi non sono capace e rovino il lavoro?

Vale la pena diventare una Sarta Professionista?

E’ possibile raggiungere questo?

Come sei brava, hai proprio talento nel cucire!

Bravissima, hai le mani d’oro più delle tue compagne di corso, perché non cuci alcuni vestiti per me? Tu intanto falli per la sfilata poi ti pago… ma ti accontenteresti se metto il tuo nome tra i ringraziamenti e ti faccio salire sul palco invece dei soldi??

Vuoi essere pagata??? Solo il fatto che lavori per me (grande stilista a caso) è la tua gratificazione…e pensi ai soldi?

Questi sono esempi di alcune promesse che aspiranti sarte e forse anche tu hai dovuto ascoltare, promesse di guadagni facili, di sfilate, di fama e gloria grazie alle tue capacità, promesse fatte da chi, senza scrupoli, voleva sfruttare un talento a proprio vantaggio.

La realtà però è stata un po’ diversa, a volte alcune ragazze sono state usate nel senso di compiere delle lavorazioni da perderci il sonno per giorni ma le remunerazioni sono state minime.

Oppure sentirsi dire che solo per il fatto di lavorare per uno o per un altro era già una gratificazione ed i soldi venivano dopo (ma le bollette le devi pagare)

Oppure promesse di lavori continuativi da compiere e future chiamate, con contratti illegali (se c’erano) che si concludevano con svariati mesi a casa perché si “lavora in prossimità della sfilata” o nei “picchi stagionali” e quindi non c’era abbastanza lavoro.

Ma è davvero soddisfacente diventare una sarta professionista? Puo’ una sarta avere una vita ed un salario appagante o sono solo parole?

Troppo spesso oggi le sarte devono rispondere di no alla prima domanda. Secondo alcuni sondaggi molte sarte lavorano tanto (anche più di 40 ore la settimana) ma le paghe sono basse.

Spesso capita che lavorino solo pochi mesi all’anno, e poi vengono mandate a casa anche per svariati mesi.

E allora pur di andare avanti cercano di fare dei lavoretti personalizzati, mettendoli in vendita su Instagram o altri social per far quadrare il bilancio oppure di fare qualcosa per amici e parenti a casa, con la propria macchina da cucire casalinga, non avendo un posto grande sufficiente da adibire ad un laboratorio.

Per non parlare dello stress che si crea perché spesso c’è anche una famiglia, ci sono dei figli che hanno bisogno di essere seguiti.

Perché questo divario tra promesse e realtà dei fatti?

Esiste un errore alla base delle aziende di moda e delle sartorie, che pensano sia normale sfruttare le sarte viste solo come esecutrici di un idea o di un lavoro , efacilmente cestinabili.

Sartorie del genere ti faranno fare delle lavorazioni lunghe, arrangiate e senza guida anche se non lo sai fare per una paga ai limiti della decenza e sotto la soglia di povertà, e quando non c’è lavoro bye bye per qualche mese…naturalmente non pagando nulla sperando in un sussidio statale. Poi forse richiamano quando arriva un picco di lavoro.

In una sartoria devono esserci sarte felici ed appagate , facendo parte parte di una Sartoria strutturata e con un programma di direzione operativa di costante formazione e con lavoro 12 mesi all’anno. Questo deve avere una Sartoria che si rispetti, che vuole crescere e creare uno stabile ambiente di lavoro

Per questo nei laboratori della Sartoria Ipercoop Tuscia nessuna sarta viene lasciata a se ma seguita costantemente con l’obiettivo di far divenire una professionista specializzata in modifiche sartoriali.

Questo è possibile grazie al nostro metodo di lavoro, testato e ritestato negli ultimi 5 anni che ci ha permesso di diventare la più grande realtà sartoriale di Viterbo e provincia, con un piano strategico di espansione e con lavoro stabile 12 mesi l’anno in continua crescita.

Attenzione, questo non vuol dire che nella Sartoria Ipercoop Tuscia ci si riposi, o che non ci deve essere la voglia da parte della sarta di crescere e lavorare sodo.

Sarai supportata costantemente dalla direzione operativa e dalle colleghe senior nel compiere il lavoro a te assegnato quotidianamente.

Dal canto tuo non ti candidare nemmeno se non hai voglia di lavorare sodo, di seguire delle direttive, con turni di lavoro, che possa capitare di lavorare anche il sabato e la domenica sino alle ore 21 e che non hai modo di raggiungere o trasferirti nella città di Viterbo.

La Sartoria Ipercoop Tuscia ad oggi supporta le esigenze di modifiche e riparazioni sartoriali di oltre 5000 clienti paganti che vengono da Lazio, Umbria e Toscana.

Se sei disposta a servire i nostri clienti impegnandoti al massimo nel lavoro che ti verrà affidato e sei disposta a crescere professionalmente compila il form che trovi qui sotto e preparati ad affrontare la selezione per entrare nel team delle sarte della Sartoria Ipercoop Tuscia, in bocca al lupo!

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